I Comuni
Bedollo è un comune di 1.420 abitanti della provincia di Trento. Il paese è dolcemente poggiato su una dorsale del monte che la sovrasta e gode di una spettacolare vista sui propinqui Lago delle Piazze e Lago della Serraia posti nella piana di Baselga di Pinè. La vicina frazione di Pitoi si distingue per la presenza di un ameno borgo storico, recentemente ristrutturato, che offre esclusivi scorci panoramici sulle Alpi altoatesine.
Nei pressi del paese si trova una sistema di fortificazioni austro-ungariche: il Complesso fortificato di Civezzano. Il comune è sede dell'Ecomuseo Argentario, che promuove il territorio del Monte Calisio o Argentario ove in epoca medioevale erano presenti importanti cave di argento, ancor oggi parzialmente visitabili.
La maggioranza della popolazione appartiene all'etnia dei Mocheni di origine germanica, ed il nome del paese suona in mocheno Vlarotz. L'etimo sembra derivare in qualche modo dal latino flos, fiore (nel 1324: in Monte Floruci).
Diviso in due frazioni (San Francesco, anche detto Fierozzo di Fuori o Ausservlarötz e San Felice, anche detto Fierozzo di Dentro o Innervlarötz), la colonizzazione delle plaghe ai piedi dei monti Fravort e Gronlait, come pure per Frassilongo e Palù del Fersina, avvenne a carattere di maso sparso, ossia senza un centro del paese ben definito, come avviene invece a Sant'Orsola Terme.
File:Vlarotz- St. Felix.jpg
Il Comune comprende anche, più in alto, il centro di Roveda/Oachlait.
L'etimo è incerto, forse da frasso, dal latino fraxinus, frassino, combinato con lungo. In antico in tedesco veniva chiamato Fraschelung, poi modificato in Gereut, cioè novale.
Pittoresca, per architettura e posizione, l'alta frazione di Kamaovrunt.
Sant'Udalrico, ricordata fin dal '500, vista dalla stradina per Fierozzo.
Un tempo era comune di lingua mochena, come i confinanti centri appunto della Valle dei Mocheni.
Il toponimo Vignola deriva dal latino vineola, piccola vigna, mentre il toponimo Falèsina, data la posizione dell'accento, non sembra da mettere in relazione con filicina, da filex, felce, ed è perciò considerato un prelatino di ignoto significato.